"I suoi occhi erano grandi, dalla linea affusolata, color nocciola. Una delle sorelle del padre di Sofia una volta le aveva detto: "I tuoi occhi sono come quelli delle bambole di porcellana..." |
"Michele sapeva di poter sorridere perchè i piaceri della vita erano alla sua portata, ma sopra di lui le ombre dei ricordi e della consapevolezza incombevano come grosse querce..." |
"Anna guardava fuori e diceva: "Che dolce la parola Roma di fronte allo specchio. Diventa Amor..." |
"Sofia capiva che Michele interiorizzava le zone d'ombra del Mondo che percepiva e credeva che fossero interamente sue, le faceva sue, colpevolizzandosene." |
"Professor Campi, avevo ragione, è proprio lei... che fa qui...? La prego, venga dentro." Stava per dire:" Anna parlava così tanto di lei...", ma si trattenne. L'argomento era tabù. |
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